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L'IDEA
FORMATIVA
Tutto
l’impianto
educativo e
didattico
s’imposta
sulle nuove
Indicazioni
Nazionali per
il curricolo
della scuola
dell’infanzia
e del primo
ciclo
d’istruzione
,
emanate
dal Ministero
dell’Istruzione
dell’Università
e della
Ricerca, il 4
settembre
2012; alcuni
periodi, che
risultano
particolarmente
significativi,
sono riportati
nel
POF.
La scuola
persegue una
doppia linea
formativa:
verticale e
orizzontale.
La linea
verticale
esprime
l’esigenza di
impostare una
formazione che
possa poi
continuare
lungo l’intero
arco della
vita; quella
orizzontale
indica la
necessità di
un’attenta
collaborazione
fra la scuola
e gli attori
extrascolastici
con funzioni a
vario titolo
educative: la
famiglia in
primo
luogo.
La scuola,
comunità
educante, cura
e consolida le
competenze e i
saperi di
base, che sono
irrinunciabili
perché sono le
fondamenta per
l’uso
consapevole
del sapere
diffuso e
perché rendono
precocemente
effettiva ogni
possibilità di
apprendimento
nel corso
della vita, e
al contempo
mette in
relazione la
complessità di
modi
radicalmente
nuovi di
apprendimento
con un’opera
quotidiana di
guida, attenta
al metodo, ai
nuovi media e
alla ricerca
multidimensionale.
Alla scuola
spettano
alcune
finalità
specifiche:
offrire agli
studenti
occasioni di
apprendimento
dei saperi e
dei linguaggi
culturali di
base; far sì
che gli
studenti
acquisiscano
gli strumenti
di pensiero
necessari per
apprendere a
selezionare le
informazioni;
promuovere
negli studenti
la capacità di
elaborare
metodi e
categorie che
siano in grado
di fare da
bussola negli
itinerari
personali;
favorire
l’autonomia di
pensiero degli
studenti,
orientando la
propria
didattica alla
costruzione di
saperi a
partire da
concreti
bisogni
formativi.
La scuola
s’impegna per
il successo
scolastico di
tutti gli
studenti, con
una
particolare
attenzione al
sostegno delle
varie forme di
diversità, di
disabilità o
di svantaggio.
Questo
comporta saper
accettare la
sfida che la
diversità
pone: innanzi
tutto nella
classe, dove
le diverse
situazioni
individuali
vanno
riconosciute e
valorizzate,
evitando che
la differenza
si trasformi
in
disuguaglianza.
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