Descrizione
del progetto
Il progetto intende far conoscere
il percorso di due figure straordinarie di ebrei vittime del
nazismo: Dietrich Bonoeffer e Hetty Hillesum e
l'opera pittorica relativa all'Olocausto di Marc Chagall.
Per Dietrich Bonoeffer e Hetty
Hillesum la persecuzione, la privazione della libertà, la
separazione dai propri cari, ha rappresentato una straordinaria
occasione per compiere un'intensa esperienza spirituale, la conquista
di uno spazio interiore concentrato, teso alla scoperta del
proprio io più profondo, considerato come sorgente originaria del male, parte
sacra e dunque misteriosa che è nostra e non ci
appartiene e che diventa il tu di un dialogo vissuto come libero e appassionato
corpo a corpo con Dio.
Se,
come è stato detto più volte, dopo
Auschwitz Dio è morto, Bonoeffer e Hillesum hanno avuto il coraggio e la forza
eroica di testimoniare la presenza necessaria,
terribilmente attuale di Dio. Nello stesso tempo interpreti originali e
appassionati del tempo tragico che gli è toccato vivere, hanno offerto
un'immagine inaudita di Dio: entrambi ci parlano di un Dio che non è onnipotente, ma
anzi fragile, che ha bisogno
degli uomini per esistere, un Dio che parla a tutti credenti e non credenti,
buddisti e mussulmani, così come le crocifissioni intensamente poetiche di Marc
Chagall.
Nella loro eroica resistenza al
nazismo, resistenza che arriva al sacrificio di se', nella loro resa
incondizionata a Dio, entrambi hanno dimostrato come il dolore possa divenire
strumento straordinario di conoscenza di se, strumento
capace di "smontare " il male e dunque la sua presa su di noi. Nello
stesso tempo le loro scritture autobiografiche pongono interrogativi etici
attuali e ineludibili: è lecito usare la violenza contro la tirannia,
l'oppressione?
Entrambi
profondamente religiosi, l'uno
risponde si e partecipa alla cospirazione per uccidere Hitler, l'altro dice no
e si attesta su un pacifismo, assimilabile a quello contemporaneo di Gandhi.
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